Monday, November 9, 2009

La Oreja de Van Gogh ricantano i loro successi con l'orchestra di Bratislava (con un pezzo in basco)

Hanno cambiato cantante a partire dal disco scorso, sostituendo l’uscente Amaia Montero con Leire Martinez e adesso ci riprovano, sull’onda del successo de “A las 5 en el Astoria”. I baschi La Oreja de Van Gogh hanno lanciato il loro nuovo lavoro “Nuestra casa a la izquierda del tiempo”.

Non un disco di brani nuovi, ma una riesecuzione di vecchi successi (degli album precedenti, quelli cantati da Amaia Montero) riarrangiati e suonati con l’Orchestra sinfonica di Bratislava. E naturalmente cantati da Leire. In alto trovate la nuova versione di “Cuentame al oido“, che era nel primo album “Dile al sol”.

Qui invece trovate un omaggio alla loro terra e alla loro città San Sebastian con il canto tradizionale “Loa Loa”, appunto in lingua basca. Da “El viaje de Copperpot” ecco invece “La playa“. la bellissima “20 de enero”, è invece tratto da “Lo que te conté mientra te hacia la dormida“.

Ancora, in sequenza, ecco le nuove versioni di “Muneca de trapo“, “Rosas“, la molto armonica “Soledad“, la dolcissima “Deseos de cosas imposibles“. E ancora “Jueves“, dedicato alle vittime dell’attentato di Madrid, dall’ultimo album, riadattata con un grandissimo arrangiamento orchestrale, “Paris”, “Puedes contar conmigo“.

Altro brano già cantato nella prima versione da Leire è “El ultimo vals“, primo singolo del precedente lavoro, davvero riarrangiata in maniera straordinaria, con il quasi azzeramento della base ritmica, l’aggiunta dei cori e pianoforte e violini come strumenti base. Grosso capolavoro. Per tutti quelli che parlano male dei talent show: la voce di Leire Martinez è straordinaria. Bene, lei è un prodotto del locale Operazione Trionfo.

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