Wednesday, October 28, 2009

X Factor 3, ottava puntata, esce Damiano Fiorella

Ottava puntata di X Factor 3, più amaro che dolce il verdetto. Esce il bel tenebroso Damiano Fiorella e se la cava, evitando anche il ballottaggio, un Silver palesemente inferiore agli altri in questa serata. Il gioco comincia a farsi duro perchè le Yavanna si stanno giocando benissimo le carte per rimanere dentro e l’ingresso di Giuliano Rassu ha un pò scompaginato gli equilbri in campo.

La Mori, che fino a mercoledì scorso non avrebbe potuto sperare di vincere nemmeno facendo una macumba agli altri due giudici, ha adesso per le mani un bell’asso. Ora la palla passa a Morgan: le otto puntate hanno dimostrato che la Mori non sa scegliere i pezzi da assegnare ai suoi artisti (vedi distruzione di Sofia), al contrario di Morgan, che valorizza bene i suoi artisti. Se sceglie bene i brani, annulla la grande voce di Giuliano e piazza due artisti ai primi due posti. I due che si meritano di vincere, perchè stanno dentro dall’inizio.

 

GRUPPI VOCALI

YAVANNA (E’ tutto un attimo di Anna Oxa e Aria di Gianna Nannini) -  Non siamo assolutamente d’accordo con i giudici, a noi l’interepretazione è piaciuta. E’ vero che rispetto ad Anna Oxa hanno meno versatilità nel tono vocale, ma sono sembrate piuttosto a loro agio, mentre altre volte sembravano un pò patire il pezzo. Le acconciature ricordavano la Oxa di quegli anni (era il 1986). Non meritavano il ballottaggio, dove cantano un pezzo nel quale non avevano brillato. Cantano bene, ma la sensazione è la stessa dell’altra volta. Le salvano, giusto così.

16-24 ANNI

MARCO MENGONI (“Insieme a te sto bene” di Lucio Battisti) – A Cappella esegue: “L’appuntamento” di Ornella Vanoni. Sul pezzo di Battisti, alzato anche di tonalità su sua richiesta, è straordinario. Voce ferma e precisa, senza cali di intonazione, solita interpretazione di spessore. Si conferma notevolmente a suo agio su pezzi da donna: quello della Vanoni gli calza benissimo.  Ha una voce non potente ma assolutamente molto moderna e malleabile. Un bel talento davvero.

CHIARA RANIERI (E non finisce mica il cielo di Mia Martini) – A Cappella esegue: “Io che amo solo te” di Sergio Endrigo. Dopo due settimane, torna su livelli d’Eccellenza, aprendo la voce come non avevamo più sentito. Morgan l’aiuta con un pezzo di Mia Martini, lei sentitamente ringrazia, interpreta divinamente e porta a casa. Forse la miglior esibizione di quest’anno in assoluto. Da brividi. Come anche nell’interpretazione senza musica. La sua voce è uno strumento celestiale.

SILVER (Le cose in comune di Daniele Silvestri) – A Cappella esegue: “Fatti mandare dalla mamma” di Gianni Morandi. Arrangiamento veramente brutto, ne soffre un pò anche l’interpretazione, che comunque di per sè non brilla. Non ci mette l’ironia e la leggerezza che l’originale mette sempre ogni volta che canta le sue cose. Non gli appartiene, questo pezzo. E si sente. Meritava il ballotaggio, lo salvano. Non stona, ma nel pezzo a cappella, contro Giuliano e Chiara è come essere un punching ball: prendi i cazzotti da tutti.

OVER 25

GIULIANO RASSU  (Back to black di Amy Wynehouse) – A Cappella esegue: “L’emozione non ha voce” di Adriano Celentano. Notevolissimo nel pezzo della Wynehouse, appunto costruito per una donna, ma già l’a settimana scorsa aveva stupito su Duffy. Serissimo avversario per Marco e Chiara. Molto bravo a cappella, conferma le sue doti vocali, anche se per timbrica e formazione blues e funk va meglio in inglese.

DAMIANO FIORELLA (Il volo di Zucchero e Baby can I hold you di Tracy Chapman) – A Cappella esegue: “Piazza grande” di Lucio Dalla. Sul pezzo di Zucchero ci mette grinta e rabbia, la volontà rifarsi dopo due ballottaggi. Meglio delle altre uscite, anche se forse ha ragione Morgan: forse soffre un pò le cover. Del resto però queste sono le regole del gioco. Non meritava il ballottaggio, perchè senza musica tutto sommato è andato bene, non avendo una voce potente, ma avendola usata molto bene. Al ballottaggio scivola via, come la dolcissima canzone di Tracy Chapman. Esce di scena. Forse inevitabile viste le avversarie, ma non doveva finire al barrage.

SOFIA (It makes you happy di Sheryl Crow) – A Cappella esegue:  “Goldrake” di Alberto Tadini alias Actarus, nella versione di Alessio Carraturo. Perde un pò il confronto con Sheryl Crow che ha una voce straordinaria, ma rispetto alla signora Armstrong non sfigura affatto. In crescendo nel corso della canzone, comunque si sente che è a suo agio su questa scia. Scelta coraggiosissima a cappella sulla sigla del cartoon rivista da Carraturo: se non hai una voce potente, puoi comunque dimostrare di saperla usare al meglio. Lei tira fuori la dolcezza, una tenerezza da bambini. E dimostra che si può cantare seriamente anche questa roba qui.

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